Tu eri un'immagine tracciata sul cielo azzurro pallido,
forse una bambola,
forse una goccia di luce caduta da un sogno.
Ti chiamo, ma siccome ti ho persa l'eco della mia voce ritorna.
Vorrei riacchiappare il tempo,
ma la polvere dorata della sua corsa mi resta fra le dita.
All'improvviso ti ho persa,
eppure non era all'improvviso;
avevo già perso il calore della tua mano nella mia mano,
poi ho perso il dolce peso della tua mano sulla mia palma,
poi la tua mano.
Se almeno avessi dormito tutti i tuoi sonni,
avrei potuto vedere tutti i tuoi sogni.
mercoledì 16 gennaio 2008
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